15 ottobre 2015

Nick Diaz ottiene 100.000 firme



Nessuno sa come la Casa Bianca risponderà o se mai lo farà. Ma l'avvocato di Nick Diaz, Thomas Middlebrook, non pensa che le 100.000 firme raccolte nella petizione "free Nick Diaz" siano state inutili.

"Incredibile" dice Middlebrook. "La risposta che darà la Casa Bianca non può saperla nessuno. Le 100.000 firme dimostrano però che le nostre ragioni sono giuste anche secondo l'opinione pubblica. Questo mette ulteriormente in evidenza come sia stato ingiusto tutto il procedimento".

La Commissione Atletica del Nevada  (NSAC) ha sospeso Diaz per cinque anni e lo ha multato di 165.000 dollari nel corso di un'udienza disciplinare il mese scorso. Diaz è risultato positivo alla marijuana in relazione alla sua ultima lotta (UFC 183: Silva vs Diaz)  il 31 gennaio a Las Vegas. È la terza volta che Diaz viene trovato positivo alla marijuana. La sua recidività, ha portato la commissione atletica a prendere una decisione più severa del solito, anche rispetto a chi ha fatto uso di sostanze realmente dopanti (PED).

Ne è un esempio Anderson Silva, il suo ultimo avversario, che pur essendo risultato positivo a sostanze steroidee (drostanolone) viene sospeso dalla commissione atletica per un solo anno.

Il 14 settembre, un fan ha presentato una petizione online sul sito della Casa Bianca per ottenere la sentenza della NSAC rovesciata. La petizione aveva bisogno di 100.000 firme entro il 16 ottobre per essere esaminata dalla casa bianca ed ottenere una risposta. Mercoledì 14 ottobre, quel numero è stato raggiunto e superato.

La petizione presentata alla casa bianca con 107.000 firme


Middlebrook, durante il processo che si è tenuto il mese scorso, ha presentato una difesa molto valida e interessante, contestando il fatto che Diaz ha in realtà superato due dei tre test antidroga fatti il 31 gennaio. Mentre i due test risultati negativi provenivano da un laboratorio accreditato dall'agenzia mondiale antidoping (WADA) il test risultato positivo alla maijuana proveniva da un laboratorio Quest Diagnostics, NON accreditato dall'Agenzia Mondiale Antidoping.

I commissari NSAC, durante tutto il processo non hanno neanche parlato dei due test negativi nelle loro relazioni ed il commissario Pat Lundvall inizialmente fece cenno addirittura ad una squalifica a vita.

Middlebrook è ora in attesa che la NSAC produca una decisone scritta prima di poter procedere e prevede di riceverla presto. Una volta ottenuta tale decisione, Middlebrook farà una petizione per la revisione giudiziaria portando il caso di Diaz di fronte a un giudice.